Vorrei dire come sto, ma non lo so.

L’essere diventata mamma mi ha permesso di conoscere altre mamme. Donne che probabilmente, per forza di cose (quando sei madre hai un tipo di vita sociale spesso diversa da chi non lo è) non avrei conosciuto se non avessi avuto figli.

Sono fortunata perchè la stragrande maggioranza di queste mamme sono donne straordinarie, dalle quale posso imparare, ancora oggi, come si sta al mondo. Sono il mio faro nella nebbia, la mia Mecca, la mia torre della televisione a Berlino.

Queste madri straordinarie hanno, a loro volta, sovente madri fuori dal comune: alcune mamme di mamme hanno navigato una vita intera di avversità, traghettando figli e figlie verso l’autonomia e l’indipendenza, per poi pensare, dopo una vita di sacrificio e fatica:”Bene, è arrivata la terza età. Il più è andato ed è stata dura, ma forse l’ultimo pezzo di vita me lo passo in santa meritatissima pace”.

E questo lo pensi nonostante la grave malattia degenerativa che ha colpito il tuo compagno.

Forse.

O forse no. Ed ecco che quando credi di aver pagato tutti i conti col destino, questo ti manda la bolletta più salata, una cifra impossibile da saldare.

La diagnosi di una malattia degenerativa che non dà speranza, non ha cura e che ha deciso di progredire a velocità smodata.

E quindi prendi una decisione. Ne hai prese tante nella vita di decisioni difficili, questa è solo una in più. E poi tu e il tuo compagno siete d’accordo, non possiamo rendere schiavi i nostri figli, hanno la loro vita, le loro famiglie. Non possiamo prosciugarli emotivamente, fisicamente, economicamente a tempo indeterminato: hanno già sofferto troppo, basta così.

E tu e lui ve ne andate. Per sempre.

E noi, ieri, ascoltiamo la notizia al telegiornale, ma nonostante sia citata la nostra città, non prestiamo attenzione.

Poi, stamattina, nomi, cognomi, storie che coincidono, telefonate, messaggi.

È proprio la mamma della mia amica. La mamma fuori dal comune della mia amica mamma straordinaria, che non so immaginare come stia. Non ci riesco, mi sento una scatola vuota, non mi viene in mente altro che la parola “vuota”.

Tutto perde di significato di fronte alla grandezza di una mamma. Che protegge e mette davanti a sè i propri figli sempre, a qualsiasi costo.

A qualsiasi costo.

 

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